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TIM BUCHLEY - MY FLEETING HOUSE[TNTVILLAGE]

Infohash:

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Type:

Video

Title:

TIM BUCHLEY - MY FLEETING HOUSE[TNTVILLAGE]

Category:

Audio/Music

Uploaded:

2009-10-27 (by Anonymous)

Description:

[color=BLUE][b][u] TIM BUCKLEY[/u][/b][/color][color=RED] [b] MY FLEETING HOUSE[/b][/color] [IMG]http://img44.imageshack.us/img44/2302/dvd1b.jpg[/IMG] [b] Titolo originale: My Fleeting House Released: Monday, 02 July 2007 Audio: Dolby Digital 2.0 Stereo Transfer Format: Widescreen Category: Music Format: Divx Year: 2007 Distributor: Third Story Music Languages: English Subtitles: None Running Time: 110 mins [/b] [color=red][i][b]TRACKLIST[/b][/i][/color] [b]Song To The Siren - The Monkees Show 1967 No Man Can Find The War - Inside Pop 1967 Morning Glory - Late Night Line Up 1968 Happy Time - Late Night Line Up 1968 Who Do You Love - Greenwich Village 1968 Sing A Song For You - Dutch TV 1968 Happy Time - Dutch TV 1968 I Woke Up - The Show 1970 Come Here Woman - The Show 1970 Blue Melody - Boboquivari 1970 Venice Beach - Boboquivari 1970 Pleasant Street - The Christian Licorice Store 1971 Sally Go Round The Roses - Live Performance 1973 The Dolphins - Old Grey Whistle Test 1974 [/b] [color=red][i][b]RECENSIONE[/b][/i][/color] [b] Alla figura di Timothy Charles Buckley III è dedicato questo DVD intitolato “My fleeting house”, un video che traccia un ritratto dell’artista californiano (d’adozione, in realtà nativo dello stato di New York), ma soprattutto si concentra sulle sue performance live, recuperando anche apparizioni televisive inedite e video rari ed introvabili. Sono ben undici le esibizioni dal vivo ivi contenute, canzoni che vanno dal 1967 al 1974, attraversando quindi tutta la carriera di Tim. Ecco così “Song to the Siren” (cantata al programma The Monkees Show), “No man can find the war” (Inside Pop), “Morning glory” e “Happy time” (Late Night Line Up), “Who do you love” (Greenwich Village), “Sing a song for you” e “Happy time” (per la televisione olandese), “I woke up” e “Come here woman” (The show), “Blue melody” e “Venice Beach (Music boats by the bay)” (Boboquivari), “Pleasant street” (The Christian Licorice Store), “Sally go round the roses” (Live Performance) e “The dolphins” (Old grey Whistle Test). Le performance sono arricchite da interviste allo stesso Tim (ad opera di alcuni presentatori delle trasmissioni alle quali partecipò) e dalle testimonianze (attuali) di alcune persone a lui vicine come Larry Beckett (co-autore di molti brani dei primi album di Tim), Lee Underwood (chitarrista di Buckley) e David Browne (autore di “Dream brother: Le vite e la musica di Jeff e Tim Buckley”). “My fleeting house” è un prodotto gustoso soprattutto per i fan del cantautore che potranno godersi Tim in performance che probabilmente mai si erano potuti godere prima. Peccato non si possa usufruire dei sottotitoli in italiano per le interessanti interviste… [/b] [color=red][i][b]TIM BUCKLEY[/b][/i][/color] [b] Tim Buckley, il cui vero nome era Timothy Charles Buckley III (14 febbraio 1947 – 29 giugno 1975), è stato un cantautore statunitense dalle incredibili doti vocali, sulle quali lavorò a grandi sperimentazioni soprattutto negli anni "di mezzo" della sua carriera: gli anni della scoperta dell'eroina (che lo porterà alla morte, per overdose) e degli album più sperimentali Blue Afternoon, Lorca e Starsailor. Ebbe un figlio, anche lui grande cantante nei primi anni novanta: Jeff Buckley. Timothy Charles Buckley III nasce ad Amsterdam, nello stato di New York, il giorno di San Valentino del 1947, per trascorrere poi l'adolescenza ad Anaheim, in California, e successivamente trasferirsi a Los Angeles. Terminate le scuole superiori, con un bagaglio di più di venti canzoni scritte a due mani con l'amico-poeta Larry Beckett, il suo nome inizia a circolare nell'ambiente del folk losangelino. Mette gli occhi su di lui Herb Cohen, manager di artisti del calibro di Frank Zappa, che gli permette di firmare un contratto con la Elektra e registrare il suo primo album, l'omonimo Tim Buckley, che riluce di collaborazioni eccellenti come quella di Van Dyke Parks alle tastiere. Buckley ha appena 19 anni. Inizia la trafila dei concerti, che lo porteranno a esibirsi in minuscoli club e nelle università della West Coast. Buckley respira profondamente l'aria che si respira nella metà degli anni '60, che si tratti degli ideali rivoluzionari che animano i giovani o delle sperimentazioni lisergiche. Tutto questo è riassunto in Goodbye and Hello, inciso ad un anno di distanza dall'esordio. Questo secondo lavoro rimarrà il più grande successo di Tim, grazie ad alcuni pezzi memorabili (I Never Asked To Be Your Mountain, Phantasmagoria in two, Once I Was, il singolo Morning Glory): ma Buckley si spingerà oltre. Inizia ad abbandonare parzialmente la collaborazione con Larry Beckett, iniziando a scrivere da sé i testi, che riflettono la sua tormentata interiorità. Ora che è finalmente al centro del successo, sembra volerne scappare: se ne va addirittura da un programma televisivo, rifiutandosi di cantare in playback. Nel 1968 tiene concerti anche in Inghilterra, registrando anche per il John Peel Show. L'anno successivo arriva Happy Sad. Gli ascolti jazz, soprattutto di Miles Davis, di Tim si fanno sentire, pur rimanendo in una matrice folk. La produzione di Buckley è arrivata a un punto di svolta, virando verso un folk macchiato di blues e jazz, e in Gipsy Woman la voce comincia a forzare i suoi limiti, facendosi sempre più disperata e urlata. Questa maturazione artistica non porta però guadagni, e l'Elektra decide di rescindere il contratto. Si accasa alla Straight Records di Cohen, e da' alla luce Blue Afternoon, opera maliconica e passionale che prosegue sulle strade del disco precedente. Nell'ottobre del 1970 esce Lorca, album dovuto all'Elektra: con un impianto solidamente folk, continua nella sperimentazione segnando un passo avanti verso i territori del successivo. Il capolavoro di Buckley arriva nel 1970. In Starsailor la grande protagonista è la voce di Tim, che riesce a slegarsi dalle strutture metriche e tonali, comportanosi quasi come uno strumento. Ma l'album è un colossale insuccesso di pubblico, e Buckley, amareggiato, non scrive più una nota per due anni. Tornerà con lavori minori come Greetings from L.A., Sephronia e, peggio, Look at the Fool, che non riescono né a bissare le glorie artistiche passate né vendono come speravano i discografici traumatizzati dall'estremo Starsailor. Nonostante le deludenti ultime prove, Buckley riesce a trovare la forza per disintossicarsi da alcool e droghe. Si drogherà e ubriacherà soltanto un'ultima volta, a casa di un amico, dopo un concerto a Dallas, nella notte tra il 28 e il 29 giugno del 1975: il mix di eroina e alcool gli sarà fatale. [/b] [color=red][i][b]SCREENSHOTS[/b][/i][/color] [IMG]http://img8.imageshack.us/img8/2858/timscreen.jpg[/IMG] [color=red][i][b]CHEDA TECNICA[/b][/i][/color] [b]GSpot v2.70 [/b]======================================== [b] ---[i][color=green] Informazioni sul File[/i][/color] --- Titolo:Tim Buckley - My Fleeting House.avi Dimensione File (in bytes):738,297,856 Durata(hh:mm:ss):1:49:20 Numero di tracce Audio :1 --- [i][color=green]Informazioni Video[/i][/color] --- Nome Codec Video:DivX 5.1.1 (Maupiti) Numero Frame:163986 Larghezza Frame(pixels):696 Altezza frame(pixels):482 Display Aspect Ratio ("DAR"):1.444 FPS:25.000 Video Bitrate (kbps):698 QF:0.083 --- [i][color=green]Informazioni Audio Traccia 1[/i][/color] --- Codec audio:0x0055 MPEG-1 Layer 3 Freq.audio (Hz):48000 Bitrate(kbps):192 Tipo:CBR Canali:2 [/b] [color=RED][B] TNTVILLAGE.SCAMBIOETICO.ORG[/b][/color]

Files count:

9

Size:

721.02 Mb

Trackers:

udp://tracker.openbittorrent.com:80
udp://open.demonii.com:1337
udp://tracker.coppersurfer.tk:6969
udp://exodus.desync.com:6969

Comments:

 neon (2009-10-27)

spelling mistake in heading bud

rajat_RB (2011-08-27)

Please seed!!!!!!!!!
stuck at 44%!!!!!!!
help!!!!!!

Files:

1. Tim Buckley - My Fleeting House/DVD.jpg 671.64 Kb
2. Tim Buckley - My Fleeting House/FRONT-BACK.jpg 2.78 Mb
3. Tim Buckley - My Fleeting House/inside01.jpg 2.47 Mb
4. Tim Buckley - My Fleeting House/inside02.jpg 2.14 Mb
5. Tim Buckley - My Fleeting House/inside03.jpg 1.90 Mb
6. Tim Buckley - My Fleeting House/inside04.jpg 2.67 Mb
7. Tim Buckley - My Fleeting House/inside05.jpg 2.47 Mb
8. Tim Buckley - My Fleeting House/inside06.jpg 1.84 Mb
9. Tim Buckley - My Fleeting House/Tim Buckley - My Fleeting House.avi 704.10 Mb